Il Palermo scende in campo al Barbera dopo la sconfitta rimediata a Napoli con una formazione inventata. Cassani squalificato e son dolori: l'alternativa naturale Gracia non ha convinto Delio Rossi, e perciò dentro Bovo sulla fascia e Goian in mezzo.
Il primo tempo vede non solo il gol di Alessandro Lucarelli che svetta indisturbato in area e la mette, ma anche un Pastore svogliato, mai in partita e, per la prima volta, fischiato dal pubblico.
L'arbitro decreta la fine dei primi 45 minuti di gioco, esce Pastore e dentro Pinilla. Pronti - via ed ecco Nocerino dìfarsi 30 metri di campo palla al piede, tirare addosso a Mirante e trovare Pinilla sulla ribattuta. Pareggio.
Da questo momento è un monologo rosanero, tra la traversa di Ilicic, il gol favoloso del capitano che la piazza al volo, e l'autogol finale di Zaccardo (bentornato mercenario).
Chi pensava che bastasse un episodio (perchè di episodio si è trattato) al San Paolo potesse ridimensionarci si sbaglia (va detto, al di la della opaca prestazione di quel giorno, il rigore netto negato al Palermo, ma ormai non ci si sorprende più. Aronica, le mani non si mettono in faccia agli avversari, sai?)
A presto, al bar sport o nell'iperspazio.
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