lunedì 12 settembre 2011

Palermo 4 Inter 3

Si ricomincia da dove avevamo lasciato. Dall'Inter, che grazie ad Eto'o aveva espugnato un olimpico pieno di rosa nero(45000 tifosi palermitani presenti) e permesso all'Inter di alzare la Coppa Italia.
Ma adesso è tutto cambiato: l'Inter ha venduto Eto'o in Russia, ha preso Forlan e Zarate, ha cambiato allenatore, scommettendo su Gasperini.
Il Palermo è la solita sorpresa. Rossi lascia la squadra, un precampionato da incubo, l'eliminazione dall'Europa League, la contestazione a squadra e società, l'esonero di Pioli e ,l'avvicendamento con Mangia, tecnico della primavera. Zamparini smembra la squadra. Pastore e Sirigu al PSG, Nocerino al Milan, Cassani alla Fiorentina e Bovo al Genoa.
I ragazzi si presentano in un Barbera non pienissimo (biglietti inaccessibili, 40 euro la curva) con tante novità: la formazione è un 4-4-2 con Tsorvas tra i pali, difesa comnposta da Balzaretti, Migliaccio, Silvestre e Pisano, centrocampo con Ilicic, Barreto, Della Rocca e Alvarez, davanti il Capitano e Abele.
Si parte, li attacchiamo, li sfianchiamo, pressiamo alti, siamo padroni del gioco e... prendiamo gol. milito solo soletto insacca su diagonale di Stankovic. I ragazzi tirano fuori orgoglio e attributi. Splendida palla di Barreto per il capitano che apre in due la difesa e la piazza. Pareggio. Azione seguente confusa: Migliaccio salva su Milito toccando nettamente di mano il pallone, ma sul calcio d'angolo seguente Silvestre commette fallo in area: rigore. Parte Milito e segna. 2 a 1. Sembra finita. Mister Mangia urla e i suoi ascoltano attenti: "addosso, stategli addosso che adesso la mettiamo!!!!!" E così è: Il trio delle meraviglie riparte di corsa: Ilicic, Miccoli, Abele: gol. Azione giocata in velocità e l'Inter può solo ammirare. Pareggio. Io sono già senza voce, prego che almeno 1 punto a casa riusciamo magari a portarlo... e invece... I ragazzi hanno ancora fame: Miccoli parte con un bel primo su punizione millimetrica all'incrocio dei pali. Julio Cesar sbaglia posizione ed è gol. Passano due minuti e il neo entrato Pinilla tira il secondo, "una bomba incredibile" che si abbassa rapida come un missile. La favorita è una bolgia, i tifosi impazziscono, io penso che questa squadra sia una moderna araba fenice: per quanto possa essere in difficoltà è destinata a risorgere, sempre. Nel finale Forlan segna, ma è già finita. 4 a 3. Delirio.
Torniamo sulla Terra ora: la squadra ha dato una grande prova di orgoglio, ma dobbiamo guardare in faccia la realtà. Come ha detto Miccoli siamo una squadra giovane, dobbiamo pensare a salvarci prima. Poi vedremo. E da oggi la salvezza è a 37 lunghezze.
Domenica andiamo a Bergamo a giocare contro uno che va a testa alta. A San Vittore.
IL MIO AMORE PER IL PALERMO NON SI TESSERA!!!!!!

mercoledì 27 aprile 2011

Palermo 2 Napoli 1

Bordate di fischi: per te, caro il mio Cavani, che hai fatto il salto di qualità. Ecco, fatto quello di qualità, fa anche in modo di saltare Munoz la prossima volta!!!
Fischi (e insulti) per te, Mascara e rimmel, catanese dentro e fuori.

Il Palermo domina per 90 minuti una partita che ha solo una pecca: il regalo di Cassani a Cavani, un generoso fallo di mano evitabile.

Per il resto è solo Palermo. Il Balza spara la bordata in diagonale per il pareggio, Bovo su rigore mette la parola fine, Hernandez e Pastore, bravissimi in fase di costruzione, sprecano davanti alla porta più volte. Stendo per decenza un velo pietoso sull'arbitro D'Amato, voto 0-.

Che peccato: se non avessimo avuto due mesi di follia chissà di cosa parleremmo adesso.

Ad ogni modo, bravi tutti. Testa bassa e concentrazione, prima il Parma, poi si continua a scrivere la storia.

lunedì 18 aprile 2011

Roma 2 Palermo 3

Il biscotto dov'é???? Il biscotto dov'è?????

A chi parlava di un Palermo già arreso, vittima per le squadre in cerca di punti salvezza, con la testa alla partita di mercoledì sera, ecco la risposta firmata Hernandez e Pinilla. La Roma beneficia di un rigore regalato dall'ennesima ingenuità di Bacinovic, che trattiene Menez in area. Totti sul dischetto, non sbaglia. Rovesciamento di fronte, Pinilla recita una caduta stile Nureyev, l'arbitro ci casca. Il killer tira una barbogia all'angolino e canticchia "vammela a pijà". Il secondo tempo vede i giocatori della Roma in evidente crisi di fame. Ne hanno così tanta che si mangiano due occasioni facili facili davanti a Sirigu, prima con Vucinic e poi con Menez.
E lì scatta qualcosa. Penso "vuoi vedere che gli facciamo lo scherzetto??" E mi schianto dalle risate quando vedo che il Flaco riparte come solo lui sa fare: semina il centrocampo giallorosso con estrema facilità, palla lunga a Pinilla, di prima in mezzo e parte la cuna uruguagia della Joya Hernandez. Sotto il settore ospiti, bacia la maglia e dedica il gol ai tifosi (risposta a chi lo dava per partente: mica sono tutti caca sotto come Cavani!!) . Qualche minuto dopo stessa costruzione di azione di nuovo Abele ad insaccare, stavolta incrociando da sinistra.
Inutile prodezza di Vucinic, ma la partita è finita e mercoledì possiamo andare carichi ed agguerriti a Milano, per fare la storia, per vincere qualcosa di importante, per dimostrare chi è il vero Palermo.
Mazzarri avrà visto la partita? Capitan Miccoli e compagni non si sono scordati l'ultima di campionato dell'anno scorso. La Samp che fa passerella sul Napoli e va in Champion's. Scordatevi di trovare punti facili. Uomo avvisato...

PS: e la prova TV per Totti? Bah!

venerdì 15 aprile 2011

Palermo 2 Cesena 2

Mi ero ripromesso di non scrivere nulla dopo il derby perso malamente. Non avevo parole. E continuo a non averle dopo questo pareggio che sa di sconfitta. Andiamo con ordine. Ritorna l'unico vero allenatore che il Palermo abbia mai avuto (con Guidolin, ci mancherebbe), e cioè Delio Rossi. Entra in campo e tutto lo stadio applaude e canta per lui. Occhi lucidi, ma determinazione e compostezza dei giusti, ringrazia, si tira su il bavero del cappotto e si siede in panchina, sguardo fisso sul campo. La curva contesta la squadra, espone lo striscione "INDEGNI", insomma, anche il Barbera, un tempo fortino inespugnabile, è diventato un inferno. Capitan Miccoli e Pinilla davanti, il centrocampo e la difesa decimati dalle squalifiche. Si parte e cavallo pazzo Balzaretti la mette in mezzo, poi un lampo. Tale Kurtic, insacca. Gol. Gol. Ruggiscono i ragazzi, ecco l'orgoglio, penso. Raddoppia il killer Pinilla. Ci siamo, è fatta. Macchè. L'arbitro da 6 minuti di recupero. Comincia la pazzia. Calcio d'angolo, svarione della difesa ed ecco che Parolo solo soletto la piazza. Due minuti dopo Giaccherini trova il tiro della vita, imparabile per Sirigu. Scoppia una rissa tremenda, la curva continua a insultare la squadra (ma la società mai????), poi oggi leggo che l'Avvocato Laser, forse stanco e in calo di zuccheri, a Palermo ci ha visto addirittura il biscotto.
1. Quale biscotto abbia mai visto non è dato saperlo: tra poco finivano all'ospedale in 20 del Cesena, inseguiti da Miccoli e Liverani. Quando manca l'esperienza certe cose succedono.
2. Consiglio di astenersi da certe valutazioni se non si è vista (come credo) la partita. Se invece la partita la si è vista e si scrivono certe cose, allora urge il medico.

Domani la Roma all'Olimpico. E poi l'ultimo obiettivo utile della stagione: la coppa Italia. Io sarò allo stadio, a sostenervi come sempre, ragazzi. Chè la resa non si addice a gente come noi.

martedì 22 marzo 2011

Palermo 1 Milan 0

La legge dei grandi numeri che prima aveva condannato il Palermo a 5 sconfitte di fila fa un regalo ai rosanero. Tre punti importanti, che non risolvono la crisi di identità della squadra, ma che almeno danno un po' di ossigeno.
Dopo dieci minuti la linea difensiva del Milan sbaglia clamorosamente un fuorigioco e Dorin "Nosferatu" Goian si trova solo soletto davanti ad Abbiati. Controllo e tiro, gol. "Non ci crede nemmeno lui! Non ci crede nemmeno lui!!! Nosferatuuuuu!!! " Queste le mie dichiarazioni a caldo fatte al gatto Lenin, che mi guardava sempre più stupito e perplesso. Dall11' in avanti si gioca a una porta sola, la nostra. Ma stranamente la difesa regge. Regge eccome. Migliaccio è monumentale, arpiona palloni, mena come un disgraziato e Gattuso si sente in difetto, in confronto pare un'educanda. Munoz anticipa con precisione, Goian, galvanizzato dalla rete, fa il suo lavoro con ottimo piglio. Cosmi decide di far uscire Pastore (in netta ripresa, pazientate che a breve il Flaco ritorna a livelli stellari) ed entra il Capitano al posto di un Pinilla operaio. E finalmente la squadra si distende, andando vicino al raddoppio con Hernandez che tira male.
Triplice fischio, trentamila persone tirano un sospiro di sollievo e comincia la festa.
Domanda: quale tifoseria non ha contestato la sua squdra anche dopo aver preso 7 pere in casa? Quale curva non smette mai di cantare nemmeno dopo 5 sconfitte di fila? La nostra.
Tra due settimane il derby. Ho detto tutto. Il derby.
Infine mi stringo in un abbraccio ideale con la famiglia Morello, che ha perso la piccola Livia la settimana scorsa.
La società aveva chiesto un minuto di silenzio. La Lega ha risposto no. Livia non era un soldato. Era una ragazzina, figlia di un bravissimo giornalista, che amava il Palermo.
La curva ha esposto uno striscione in suo ricordoe ha osservato il minuto di raccoglimento.
Lega calcio, mi fai sempre più pena.

lunedì 7 marzo 2011

Lazio 2 Palermo 0

Il Palermo cambia allenatore, cambia schema ma non cambia la sostanza. La difesa è inguardabile: il primo gol è un regalo di Munoz e Andelkovic, il secondo è in evidente fuorigioco.
17 minuti bastano per far registrare la quarta sconfitta consecutiva e il 45esimo gol subito.
Meno male che abbiamo 40 punti...

martedì 1 marzo 2011

E da oggi anche su Smilla!

Nel triste giorno dell'esonero di Delio Rossi, al quale vanno i miei ringraziamenti sinceri per il fantastico lavoro svolto, vi comunico, silenti lettori, che da oggi il Bar Sport si amplia e apre una saletta su http://smillamagazine.com/sport/.


Passate a trovarci!