La legge dei grandi numeri non dà scampo: dopo 7 vittorie consecutive in casa ecco la battuta d'arresto. Arriva nel momento più difficile per la squadra, maltrattata dalla classe arbitrale per tutto il girone d'andata, squassata dalle liti tra il Presidente e l'allenatore, ignorata dai media.
La Fiorentina prende il primo gol dopo appena sei minuti, grazie a un fendente del Flaco. Ci si addormenta, sicuri che i tre punti arriveranno anche stavolta: e invece no. Migliaccio esce per un affaticamento muscolare, al suo posto l'ennesimo giovanissimo, Acquah. I centrocampo del Palermo è qundi per due terzi "nuovo", con Kurtic e Acquah che diligenti prendono ordini dal pittbull Nocerino. Al pareggio (in fuorigioco) del fischiatissimo Gilardino risponde proprio il napoletano con un colpo di testa su assist di Miccoli. Da qui in avanti è la sagra dell'errore in fase difensiva. Camporese mette dentro tutto solo, con Pastore che non fa la marcatura sul calcio d'angolo come dovrebbe. Il vantaggio è un autogol di Bovo, poi ci si mette anche Montolivo e la frittata è fatta.
Zamparini in sala stampa tuona contro Rossi, lamentandosi dei tre gol presi da palla inattiva. Il divorzio tra i due a fine stagione sembra ormai inevitabile.
Tiriamo le somme:
1) il Palermo ormai non può più ambire al piazzamento Champion's.
2) i ricambi non sono all'altezza dei titolari.
3) lo scarso feeling tra Presidente e allenaore è ormai di dominio pubblico.
Non c'è più niente da fare, (anche per questa stagione) è stato bello sognare...
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