domenica 27 febbraio 2011

Palermo Udinese

"Non ho molto da dire. Solo lacrime e rabbia".

Questo scrivevo alla fine del primo tempo della partita. Eravamo sullo 0 a 5. Ce ne faranno altri due. E quando sento il triplice fischio penso "Meno male, è finita". Sulla partita c'è poco da dire. Il Palermo non è mai sceso in campo, non ha mai giocato e il risultato finale è una semplice e ovvia conseguenza a un simile atteggiamento.

Le colpe. Perchè adesso si deve trovare il colpevole.

L'allenatore? Delio Rossi ha portato il Palermo a livelli mai visti. Quinti l'anno scorso, settimi ad oggi. Cosa possiamo chiedere a un tecnico che ha una rosa con una età media così bassa? Cosa possiamo chiedere a un allenatore che non ha un DS con cui relazionarsi per procedere ad acquisti mirati? Cosa dire quando chiedi Amauri e ti danno Paolucci? Molto poco. Solo GRAZIE. Per la serietà, la professionalità, la DIGNITA' che fanno di questo allenatore uno dei migliori tecnici italiani.

La squadra? Vedi sopra. Se manca l'esperienza, la consapevolezza dei tuoi mezzi, la capacità di reagire, cosa possiamo dire? Nulla, solo che è andata così, che una batosta simile servirà loro per lezione quando indosseranno un'altra maglia e il loro valore economico sarà alle stelle (Vedi Pastore, Hernandez, Ilicic, Bacinovic).

Il Presidente? Ha mille difetti, non è in grado di ragionare sul lungo periodo, non ha mai investito cifre importanti nella squadra, mai un acquisto "stellare", solo tante scommesse stravinte. Ma non sempre ci va bene, Presidente. Kurtic, Andelkovic, Glik: soldi buttati. Ma non dimentico la presidenza Sensi. Non dimentico Palermo-Pistoiese, le trasferte a Trapani, gli sfottò dei messinesi, le partite al comunale di Trapani, la radiazione, gli inferi della C. Solo con Zamparini siamo arrivati al calcio che conta.
Fine di un ciclo, forse fine dell'era Zamparini.

I tifosi. Loro non hanno colpe. L'unica colpa è quella di amare una squadra come si potrebbe amare una donna. Quando sei sullo 0 a 7 e senti quel coro, quelle voci che scandiscono una sola parola "PALERMO! PALERMO! PALERMO!, beh, non puoi non commuoverti. Certo ci sono stati i fischi. E mi sembra anche giusto che la gente possa sfogarsi. Ma dopo i fischi sono arrivati i cori di solidarietà e incoraggiamento da parte di una delle tifoserie più belle e sportive del mondo. Quando Sanchez esce dal campo ci sono trantamila persone ad applaudirlo. Quando è il turno di Pastore, dopo qualche fischio, ecco l'incoraggiamento del Barbera, a scandire il nome del Flaco, che con gli occhi lucidi applaude e si accomoda in panchina, fino alla fine.

Ho pianto per un'ora ieri, davanti allo schermo.

Lasciamo che la tempesta passi, che società e allenatore facciano le proprie scelte.
Io domenica prossima sarò ancora la, davanti alla tv, a urlare "PALERMO! PALERMO! PALERMO!"

Chè la resa non si addice a gente come noi.

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