mercoledì 27 aprile 2011

Palermo 2 Napoli 1

Bordate di fischi: per te, caro il mio Cavani, che hai fatto il salto di qualità. Ecco, fatto quello di qualità, fa anche in modo di saltare Munoz la prossima volta!!!
Fischi (e insulti) per te, Mascara e rimmel, catanese dentro e fuori.

Il Palermo domina per 90 minuti una partita che ha solo una pecca: il regalo di Cassani a Cavani, un generoso fallo di mano evitabile.

Per il resto è solo Palermo. Il Balza spara la bordata in diagonale per il pareggio, Bovo su rigore mette la parola fine, Hernandez e Pastore, bravissimi in fase di costruzione, sprecano davanti alla porta più volte. Stendo per decenza un velo pietoso sull'arbitro D'Amato, voto 0-.

Che peccato: se non avessimo avuto due mesi di follia chissà di cosa parleremmo adesso.

Ad ogni modo, bravi tutti. Testa bassa e concentrazione, prima il Parma, poi si continua a scrivere la storia.

lunedì 18 aprile 2011

Roma 2 Palermo 3

Il biscotto dov'é???? Il biscotto dov'è?????

A chi parlava di un Palermo già arreso, vittima per le squadre in cerca di punti salvezza, con la testa alla partita di mercoledì sera, ecco la risposta firmata Hernandez e Pinilla. La Roma beneficia di un rigore regalato dall'ennesima ingenuità di Bacinovic, che trattiene Menez in area. Totti sul dischetto, non sbaglia. Rovesciamento di fronte, Pinilla recita una caduta stile Nureyev, l'arbitro ci casca. Il killer tira una barbogia all'angolino e canticchia "vammela a pijà". Il secondo tempo vede i giocatori della Roma in evidente crisi di fame. Ne hanno così tanta che si mangiano due occasioni facili facili davanti a Sirigu, prima con Vucinic e poi con Menez.
E lì scatta qualcosa. Penso "vuoi vedere che gli facciamo lo scherzetto??" E mi schianto dalle risate quando vedo che il Flaco riparte come solo lui sa fare: semina il centrocampo giallorosso con estrema facilità, palla lunga a Pinilla, di prima in mezzo e parte la cuna uruguagia della Joya Hernandez. Sotto il settore ospiti, bacia la maglia e dedica il gol ai tifosi (risposta a chi lo dava per partente: mica sono tutti caca sotto come Cavani!!) . Qualche minuto dopo stessa costruzione di azione di nuovo Abele ad insaccare, stavolta incrociando da sinistra.
Inutile prodezza di Vucinic, ma la partita è finita e mercoledì possiamo andare carichi ed agguerriti a Milano, per fare la storia, per vincere qualcosa di importante, per dimostrare chi è il vero Palermo.
Mazzarri avrà visto la partita? Capitan Miccoli e compagni non si sono scordati l'ultima di campionato dell'anno scorso. La Samp che fa passerella sul Napoli e va in Champion's. Scordatevi di trovare punti facili. Uomo avvisato...

PS: e la prova TV per Totti? Bah!

venerdì 15 aprile 2011

Palermo 2 Cesena 2

Mi ero ripromesso di non scrivere nulla dopo il derby perso malamente. Non avevo parole. E continuo a non averle dopo questo pareggio che sa di sconfitta. Andiamo con ordine. Ritorna l'unico vero allenatore che il Palermo abbia mai avuto (con Guidolin, ci mancherebbe), e cioè Delio Rossi. Entra in campo e tutto lo stadio applaude e canta per lui. Occhi lucidi, ma determinazione e compostezza dei giusti, ringrazia, si tira su il bavero del cappotto e si siede in panchina, sguardo fisso sul campo. La curva contesta la squadra, espone lo striscione "INDEGNI", insomma, anche il Barbera, un tempo fortino inespugnabile, è diventato un inferno. Capitan Miccoli e Pinilla davanti, il centrocampo e la difesa decimati dalle squalifiche. Si parte e cavallo pazzo Balzaretti la mette in mezzo, poi un lampo. Tale Kurtic, insacca. Gol. Gol. Ruggiscono i ragazzi, ecco l'orgoglio, penso. Raddoppia il killer Pinilla. Ci siamo, è fatta. Macchè. L'arbitro da 6 minuti di recupero. Comincia la pazzia. Calcio d'angolo, svarione della difesa ed ecco che Parolo solo soletto la piazza. Due minuti dopo Giaccherini trova il tiro della vita, imparabile per Sirigu. Scoppia una rissa tremenda, la curva continua a insultare la squadra (ma la società mai????), poi oggi leggo che l'Avvocato Laser, forse stanco e in calo di zuccheri, a Palermo ci ha visto addirittura il biscotto.
1. Quale biscotto abbia mai visto non è dato saperlo: tra poco finivano all'ospedale in 20 del Cesena, inseguiti da Miccoli e Liverani. Quando manca l'esperienza certe cose succedono.
2. Consiglio di astenersi da certe valutazioni se non si è vista (come credo) la partita. Se invece la partita la si è vista e si scrivono certe cose, allora urge il medico.

Domani la Roma all'Olimpico. E poi l'ultimo obiettivo utile della stagione: la coppa Italia. Io sarò allo stadio, a sostenervi come sempre, ragazzi. Chè la resa non si addice a gente come noi.